Tanti semplici suggerimenti e informazioni per conoscere le case in legno a basso consumo energetico, consigli per progettarle,
acquistarle, realizzarle e viverle.

IL SISTEMA COSTRUTTIVO IDEALE PER UNA VILLA IN LEGNO

LE SOLUZIONI TECNICO COSTRUTTIVE SUL MERCATO DEGLI EDIFICI IN LEGNO SONO PARECCHIE, MA FONDAMENTALMENTE BASATE SU STRUTTURE A PARETE MASSICCIA O INTELAIATA.

Salve, ho un progetto approvato per una villetta mono familiare libera su 4 lati, con 1 piano seminterrato e 2 fuori terra.
Ogni piano e' di 94 mq sto cercando di capire qual'e il sistema migliore per costruire la casa in legno, ho molte notizie, ma confuse.
Potrebbe aiutarmi? Grazie

In questo caso, un progettista preparato potrebbe fornire al cliente un supporto tecnico sufficiente a scegliere il sistema costruttivo più adeguato alle caratteristiche del progetto, alla zona climatica, alle esigenze abitative.
Ad oggi, non è semplice trovare il costruttore più adatto alla realizzazione della propria abitazione in legno, in quanto la maggior parte delle informazioni reperibili attraverso internet o le fiere del settore sono in gran parte commerciali.
Mi capita (raramente) di visitare qualche forum, ma per lo più si trovano esperienze di clienti più o meno soddisfatti e/o agenti che cercano di promuovere (più o meno velatamente) la propria azienda.
Davvero poche sono le discussioni a carattere tecnico, in gran parte per il perdurante disinteresse dei progettisti alle costruzioni prefabbricate in legno.
Nel mio piccolo, offro dal 2008 un servizio di divulgazione approfondito e del tutto gratuito, rivolto a tutti, cercando di trattare argomenti tecnici anche ostici, con un linguaggio accessibile a chiunque.
Per chi non avesse il tempo e la voglia di leggersi i quasi 600 articoli pubblicati, consiglio di acquistare il mio libro “Guida alle case di legno”, che è uno strumento utile e pratico per approfondire la conoscenza degli edifici in legno a basso consumo facilmente ed in poco tempo.
Le esigenze della lettrice sono abbastanza standard e non comportano particolari difficoltà tecnico costruttive.
In questo caso ci si potrebbe tranquillamente rivolgere a qualche costruttore di case prefabbricate a telaio, tra i nomi più conosciuti, che offrono svariate soluzioni ad alto rendimento energetico, con l’accortezza di scegliere una parete adatta per la specifica zona climatica, anche in regime estivo.
I grandi costruttori esteri (con tutti i limiti del caso) restano un riferimento sicuro in quanto vantano una notevole esperienza ed offrono lunghe garanzie a copertura degli eventuali problemi del fabbricato, anche trentennali.
La prefabbricazione, poco indicata per soluzioni architettoniche fuori standard, può essere molto indicata per un progetto semplice, garantendo un’elevata qualità costruttiva.
Le ditte austriache e tedesche sono in grado di offrire tutti i livelli costruttivi, anche chiavi in mano, quasi sempre più che soddisfacenti per la maggior parte delle esigenze.
Il livello qualitativo delle piccole aziende italiane è in genere molto alto, ma può esservi qualche limite legato all’esperienza e non è sempre semplice valutare l’affidabilità del costruttore.

QUANDO LA BANCA PENALIZZA LE CASE IN LEGNO

LA QUESTIONE DEL FINANZIAMENTO DI UNA CASA IN LEGNO E' PER ALCUNI CLIENTI UN PASSAGGIO SEMPLICE, MA NON MANCANO LE ECCEZIONI E LE DIFFICOLTA'.

Le scrivo perchè vorrei un Suo parere riguardo al fatto che la mia banca mi offrirebbe un mutuo al 60% max per una casa prefabbricata in struttura di legno che ho intenzione di costruire (del tipo di quelle descritte egregiamente nel Suo sito), e non dell' 80% come per una normale casa in muratura; inoltre per un tempo massimo di 25 anni (contro 30 anni per le case tradizionali).
Sono molto stupito per questa "ottusità" da parte di queste istituzioni che invece di agevolare i loro clienti che optano per costruzioni ecologiche (e migliori per molti aspetti), creano soltanto deterrenti a chi vuole costruire appunto questo tipo di immobili.

Purtroppo il problema del finanziamento dell’abitazione è uno scoglio non semplice da superare, che si può aggravare per gli edifici in legno a causa della diffidenza di taluni funzionari di banca.
Lo scenario, per fortuna, sta lentamente cambiando, ma sono a diretta conoscenza di casi concreti di clienti a cui lo sportello bancario non ha erogato il mutuo, che avevano già campionato la propria abitazione.
E’ paradossale che le amministrazioni comunali, solitamente non molto elastiche nel recepire le novità, siano sempre più aperte verso le case in legno a basso consumo, certamente anche grazie alla spinta nella recente legislazione in materia, mentre chi avrebbe tutto l’interesse a finanziare il settore, viste le rosee prospettive per gli edifici a basso consumo energetico nei prossimi anni, veda con immotivato sospetto le costruzioni in legno.
Nel caso del lettore la banca non chiude completamente la porta, ma limita l’importo erogabile ad una percentuale inferiore, per un tempo massimo di 25 anni contro i 30 delle case tradizionali.
Verrebbe da chiedere il perché di tali limiti massimi, che appaiono del tutto arbitrari ed ingiustificati.
La sensazione è che non vi siano ragionamenti di sorta, ma valutazioni puramente emotive (le case in legno sono un po’ meno “edifici” rispetto alle costruzioni tradizionali…..), senza considerare l’importanza del risparmio energetico della costruzione in bioedilizia, oltre alla durata ed il valore effettivo di questi fabbricati sul mercato degli immobili.
Potrei limitarmi a consigliare di rivolgersi ad altre banche, come gli istituti tedeschi che operano attraverso filiali in Italia (senza fare pubblicità, ma so per certo che non hanno preclusioni verso le case prefabbricate).
In genere è sufficiente mettere in contatto diretto il costruttore scelto (magari subito dopo la firma del contratto) con l’impiegato che si occupa di mutui all’interno della filiale,  per fornire sufficienti informazioni e rassicurare la banca sulla qualità dell’investimento.

COSTRUTTORI TUTTO COMPRESO

QUALCHE COSTRUTTORE DI CASE IN LEGNO A BASSO CONSUMO OFFRE ANCHE L’EVENTUALE PORZIONE DI EDIFICIO IN MURATURA, MA SI TRATTA PER LO PIU’ DI ECCEZIONI.

Volevo porle una domanda per semplice informazione (avendo quasi 18 anni), dopo aver scoperto da poco queste magnifiche case prefabbricate.
E' possibile creare un piano interrato in classica muratura, ed edificare sopra una casa prefabbricata in legno?
Il quesito si pone poiché ho capito, leggendo il suo blog, che le case in legno non amano molto l'umidità, per questo mi chiedevo se operare in questo modo rendesse la struttura concepita diversamente per il tipo di clima che andrà incontro negli anni.
Se si, esiste una ditta che sia disposta ad eseguire tutto il lavoro (quindi interrato in muratura e piano terra prefabbricato in legno), oppure bisogna ricorrere a due ditte differenti e quindi studiare i progetti assieme per accomunare le due soluzioni?


Innanzitutto compimenti per l’interesse per l’argomento a "soli" 18 anni, fatto sorprendente e certamente non scontato.
Una struttura in legno può essere facilmente ancorata sopra ad una semplice platea di fondazione o al solaio fuori terra di un piano scantinato  (realizzato in genere in cemento armato), ma anche realizzata come vera e propria sopraelevazione di un edificio in muratura o di un seminterrato esistente.
Le aziende del legno non si occupano direttamente della costruzione tradizionale, per cui è necessario avvalersi di un’impresa edile che realizzi le restanti opere.
Esistono (poche) ditte di case prefabbricate che subappaltano direttamente le fondazioni ad imprese collegate e che includono nel contratto tutte le prestazioni.
In genere questo comporta un leggero aumento dei costi e non appare particolarmente essenziale ricorrere a queste soluzioni, pur valutando positivamente l’affidamento del lavoro ad un'unica ditta referente. 
Le indicazioni tecniche per la costruzione della porzione di edificio non prefabbricata (interrato o platea) sono più che sufficienti per una buona esecuzione da parte di una qualsiasi impresa di costruzioni locale.
Tali disposizioni sono generalmente costituite dai calcoli strutturali ed esecutivi rispetto alle fondazioni, i muretti in elevazione ed il solaio, forniti dallo strutturista incaricato dal committente, nonché da una o più tavole di cantiere, comprensive di particolari tecnici, relative al solaio di posa (denominata “forometria”), fornita dal costruttore del legno.
Trattandosi di un lavoro fondamentalmente semplice, non è necessario ricorrere ad un impresa che abbia avuto esperienze con le case prefabbricate in legno.
Capitolati e computi metrici (che comprenderanno anche eventuali demolizioni, scavi, allacciamenti e sistemazioni esterne del giardino) dovranno essere messi a punto dai tecnici incaricati (progettista e/o direttore dei lavori)
Al momento, questa è la prassi standard da seguire, certamente meno snella rispetto al chiavi in mano (compreso di tecnici) offerto in Germania od Austria.

LA DIFFUSIONE DEGLI EDIFICI IN LEGNO

LA CRESCENTE DIFFUSIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI ALTERNATIVI ALL’EDILIZIA DEL MATTONE PERMETTE UNA MAGGIORE VISIBILITA’ PER LE SOLUZIONI IN LEGNO A BASSO CONSUMO DI ENERGIA TERMICA.

Siamo in cerca di un edificio in legno che ci dia buone garanzie ad un prezzo accessibile.
Saremmo interessati alle case prefabbricate, ma nei siti delle varie aziende non è spiegato molto sulle modalità di costruzione, sui prezzi e i requisiti necessari alla realizzazione.
Leggendo ci è parso di capire che sia necessario avere già un terreno.
Non è possibile invece comprarne uno insieme al progetto e alla casa?
Mediamente quanto verrebbe a costare la sua realizzazione?

bioarchitettura
Le numerose aziende costruttrici reperibili in Italia sono ben disponibili a fornire prezzi e spiegazioni approfondite senza impegno, direttamente o tramite agente di zona.
Si tratta peraltro di un servizio che il sottoscritto in qualità di progettista fornisce ai propri clienti quotidianamente, poichè molti aspetti appaiono abbastanza oscuri a causa della scarsa diffusione delle costruzioni a basso consumo in legno.
I prezzi variano abbastanza tra le varie aziende, in base al sistema costruttivo e il livello di finitura.

Va compreso che il costo della casa in legno rappresenta solo una delle voci, per quanto “importante”, dell’intera costruzione.
Se il terreno non c’è, ci si deve preparare ad affrontare un’operazione economica piuttosto impegnativa, in quanto i lotti edificabili sono sempre più rari e vengono offerti sul mercato immobiliare a prezzi non sempre giustificabili.
Questo comporta una base di partenza impegnativa e richiede un budget non sempre accessibile a chiunque.
I costi possono però essere preventivati con una certa precisione, ma il terreno spesso incide eccessivamente sulla spesa, portando a rivolgersi agli immobili presenti sul mercato immobiliare.
Qualche impresa comincia effettivamente ad offrire case prefabbricate al grezzo o chiavi in mano, ma si tratta davvero di casi isolati, anche se sono certo che nei prossimi anni il mercato premierà questo genere di interventi, che possiedono indubbi vantaggi, non solo per l’acquirente, ma anche per il costruttore, che potrà vendere edifici ad altissimo rendimento energetico a prezzi interessanti.
Gli scenari sono in parte frenati dalla perdurante stagnazione economica, che limita le erogazioni finanziarie da parte degli istituti di credito attraverso i tradizionali mutui.
Va detto che le case prefabbricate non sono penalizzate in quanto tali (sono al corrente di qualche caso isolato, soprattutto negli anni passati).
I canali di informazione sono abbastanza limitati, ma posso offrire sufficienti indicazioni, a partire dalle fiere del settore, sempre più diffuse e capillari, non solo nel nord Italia.
Anche il contatto diretto con le aziende può risultare molto utile, anche se non si possiede un terreno o un progetto già concessionato.
Generalmente i costruttori si accollano volentieri il ruolo di divulgatori, sperando che il loro servizio venga apprezzato e, soprattutto, ricordato nel momento delle decisioni.
Consiglio infine l’acquisto della mia “Guida alle case di legno”, che può costituire una buona base di partenza e, con un po’ di pazienza, la lettura dei molti articoli del blog che, con quasi 600 post pubblicati, resta la fonte di approfondimento sulle case in legno a basso consumo energetico più ricca del web.

FINESTRE A SUD NELLA ZONA NOTTE

I PROGETTI A CATALOGO OFFERTI DA MOLTE TRA LE PRINCIPALI AZIENDE COSTRUTTRICI DI CASE PREFABBRICATE SONO DAVVERO INTERESSANTI ANCHE PER IL POTENZIALE CLIENTE ITALIANO, GRAZIE A SOLUZIONI FUNZIONALI ED ENERGETICHE OTTIMIZZATE.

Gentile architetto, la ringrazio per questo forum che mi sta chiarendo moltissimi dubbi sulle scelte architettoniche migliori per una casa a risparmio energetico.
Stavo osservando alcune case prefabbricate in legno a catalogo, di diversi costruttori e ho notato che generalmente il piano sotto tetto dedicato alla zona notte non presenta finestre sul lato sud anche quando l'altezza di gronda lo permetterebbe.
Questo accorgimento, che a me sembra negativo in quanto fa perdere luminosità agli ambienti, è legato a qualche precisa ragione energetica?

I progetti a catalogo offerti da molti costruttori sono ben fatti, funzionali, energeticamente efficienti.
Non sempre appagano il cliente italiano, in quanto si tratta di involucri molto semplici, al fine di contenere il prezzo e minimizzare le dispersioni termiche.
Con un po’ di pazienza è comunque possibile scovare numerose proposte piuttosto appaganti tra i molti “cubetti” con tetti “alla tedesca”.
Purtroppo il concetto di un’abitazione riproducibile non piace molto nel nostro paese e si tende a privilegiare i progetti personalizzati, anche quando le esigenze sono minime, con aggravio di prezzo e, inevitabilmente, minore resa energetica.
Nelle case prefabbricate a catalogo la disposizione delle vetrate è quasi sempre finalizzata a massimizzare il guadagno solare, con la maggior parte delle aperture rivolte verso sud, mentre il lato ubicato a nord contiene le funzioni tecniche (bagni, ripostiglio, locale impianti, scala, lavanderia) ed è generalmente illuminato da finestre di piccole dimensioni.
Anche la zona notte segue questo criterio e privilegia l’illuminazione naturale degli ambienti.
Molte case in legno a catalogo prevedono un primo piano mansardato con un tetto a due falde, per motivi prettamente economici, in quanto si tratta della tipologia che consente il maggiore risparmio per l’acquirente.
Quasi sempre il lato rivolto a sud coincide con la gronda laterale della copertura, mentre i due frontoni del tetto sono rivolti ed est ed ad ovest.
Questa scelta si basa su una pianta rettangolare e risulta molto razionale nella disposizione degli ambienti, ma prevede inevitabilmente una delle due banchine di appoggio del tetto collocata a sud, coincidente con il punto più basso del primo piano.
La scelta di disporre le finestre dei locali nelle facciate est ed ovest è dovuta principalmente a motivi architettonici, in quanto l’altezza dei frontoni, in genere abbastanza elevata, consente un agevole posizionamento delle aperture, che possono essere anche di notevoli dimensioni e tranquillamente provviste di scuretti o di avvolgibili.
Al contrario, posizionare finestre e portefinestre a sud, in questo caso specifico, rende difficoltosa l’apertura delle persiane oscuranti (in quanto l’altezza della gronda del tetto diminuisce verso l’esterno) e non consente l’alloggiamento delle eventuali tapparelle, che necessitano di cassonetto di adeguate dimensioni, considerando che in questa zona viene inserita la trave di banchina sottosporgente del tetto.

GOOGLE E LA GUIDA ALLE CASE PREFABBRICATE

QUESTO SITO NASCE NEL SETTEMBRE 2008 E RAPPRESENTA, SENZA FALSA MODESTIA, UNA FONTE INDUBBIAMENTE  IMPORTANTE DI INFORMAZIONI PER CHI SI AVVICINA ALLE CASE IN LEGNO A BASSO CONSUMO ENERGETICO.

Buongiorno Architetto, dopo anni in cui ogni ricerca relativa alle case prefabbricate su internet riportava immancabilmente al suo sito, mi sono accorta che il blog non è più visibile mediante Google (mi sembra che con Bing o Yahoo non ci siano problemi).
Immagino comunque che lei già lo sappia.

Dopo oltre 5 anni di attività, quasi 600 articoli pubblicati, una trattazione ampia ed approfondita, risposte ai quesiti dei lettori, il tutto liberamente leggibile e scaricabile senza chiedere nulla in cambio, con investimenti importanti per offrire una nuova veste grafica (a breve il passaggio su Wordpress con importanti novità sul fronte dei contenuti), il principale motore di ricerca ha deciso di penalizzare fortemente questo sito, senza fornire alcuna spiegazione, il tutto da circa un mese.
Qualche avvisaglia c’era già stata in passato, con oscillazioni relative al posizionamento alquanto inquietanti durante l’estate del 2013.
La “Guida alle case in legno prefabbricate”, pur contenendo alcuni annunci Adsense, non è un sito mirato ad ospitare pubblicità, come quei siti i cui contenuti sono funzionali esclusivamente a scalare posizioni nei motori di ricerca e non certo interessati ai propri lettori.
L’attività svolta dal sottoscritto è continua e faticosa (anche durante le festività) e sottrae energie alla professione, ma resta puramente divulgativa, senza alcuno scopo di lucro.
Qualche cliente si è avvicinato al mio studio di progettazione attraverso il blog, ma la maggior parte dei lettori si avvale di un proprio professionista per la realizzazione della propria abitazione in legno, poiché il fine resta la diffusione di queste tecnologie costruttive nel nostro paese.
Nel mio piccolo, ho realizzato in questi anni parecchi interventi edilizi di cui sono particolarmente fiero (ho recentemente completato due abitazioni in classe A+), ma sono altrettanto appagato per avere contributo a realizzare in tutta Italia molte costruzioni a basso consumo energetico (per le quali non ho visto un solo euro), convincendo molte persone ad abbandonare le tecniche tradizionali in muratura, grazie alla mia attività di divulgazione.
Purtroppo Google non appare della medesima opinione e ritiene probabilmente che questo sito spammi o ospiti contenuti duplicati, alla faccia di tutti quelli che hanno copiato i miei articoli senza ritegno in questi anni (e mai penalizzati).
Mi auguro che la condizione attuale sia semplicemente temporanea, ma sono convinto che questa situazione sia del tutto insostenibile e che non sia accettabile un vero e proprio monopolio del web in mano ad un unico soggetto con il potere di gestire a tale punto il lavoro altrui, senza assumersi mai alcuna responsabilità per i propri errori.
Google ritiene che i nuovi algoritmi Panda e Penguin aiutino il navigatore a reperire i siti più pertinenti, ma credo che ci sia ancora molta strada da percorrere per giungere a questo obiettivo (basta fare una piccola ricerca digitando le chiavi “case prefabbricate” o “case in legno” per valutare molti di questi presunti buoni risultati).
Scusate lo sfogo e buon 2014 a tutti i miei attuali (pochi ma buoni) lettori.